giovedì 24 febbraio 2011

Mare Nostrum

Il sangue dei figli
Nel cavo delle mani
Si bagnano le labbra
E gli occhi
Le madri di Libia.
 
Ululano
Sotto i nostri occhi
Abbacinati
Dalle insulse chiacchiere
Dei salotti televisivi.

Intanto
La terra riarsa 
Beve
Umore acre di ferite
Secrezioni purulente
Di cadaveri ammucchiati.

Un giglio nero
Sovrasta i gelsomini
Arrampicati impavidi
Sui muri scalcinati
Nella polvere secca
Degli spari.


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